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Comunità energetiche e fonti rinnovabili: il futuro sostenibile all’EnergyMed di Napoli

Dal 24 al 26 marzo 2022 a Napoli si è tenuta la tredicesima edizione di EnergyMed, la mostraconvegno sulla transizione energetica e l’economia circolare. Dopo l’interruzione dovuta al Covid, si è trattato di un gradito ritorno dall’ultima edizione del 2019. Tre giorni in cui aziende, tecnici del settore, ricercatori e associazioni hanno avuto modo di confrontarsi e conoscersi. L’evento tenutosi alla Mostra d’ Oltremare è stato organizzato da Anea (Agenzia napoletana energia e ambiente), che dal 2005 richiama a sè energie “positive” con l’iniziativa di Energymed. E noi di N’Sea Yet, come elettroni attratti da un nucleo, non abbiamo potuto fare a meno di essere attratti dalla sua carica!

Come nelle edizioni precedenti, la mostra ruota intorno a quattro sezioni:

  • Efficienza energetica EnerEfficiency”
  • Economia Circolare “Circular Economy”
  • Mobilità sostenibile “Mobility”
  • Automazione “Automation”

Nei tre giorni si sono svolte 30 conferenze, che hanno coinvolto anche esponenti di enti locali, tra i quali il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che ha presentato l’evento inaugurale; “PNRR e transizione energetica: lo stato di attuazione per il sud al nuovo PNRR”. Per il sindaco la città rappresenta un vero e proprio laboratorio in cui mettere in atto nuove tecnologie e modi del vivere comune che migliorano la qualità della vita dei cittadini.

Non potendo per ovvi motivi riassumere ogni singola conferenza a cui abbiamo preso parte, possiamo però trasmettervi l’atmosfera che si è percepita e riportarvi i punti chiave: in sostanza vi facciamo “risparmiare” ore di conferenze, contenti?! 🙂

Ma prima vi consiglio di ascoltare le seguenti interviste a Plastica Alfa, Icopower e Eurven, che hanno presentato dei progetti che hanno catturato particolarmente la nostra attenzione.

 

Come creare comunità energetiche indipendenti

Le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica sono sempre più presenti anche nei piani del PNRR e i fondi stanziati rappresentano una grande occasione per sostenere progetti virtuosi che contribuiranno alla transizione energetica.

I vari convegni dell’EnergyMed hanno prodotto una grandissima quantità di spunti per creare vere e proprie comunità energetiche o immaginare le città in modo nuovo. E non è proprio un’utopia in effetti. Basti pensare che proprio a Napoli c’è la prima comunità energtica d’Italia.

E ora chiudete gli occhi e immaginate il connubio tra architettura, tecnologia, benessere del cittadino e natura che si intrecciano in perfetta armonia… sembra un bel sogno! Ma è possibile anche grazie alla partecipazione “dal basso” di associazioni e cittadini, un sogno che noi stessi di N’Sea Yet abbiamo portato avanti attraverso la nostra food forest al parco Viviani. Noi crediamo che la collaborazione tra i cittadini sia una componente fondamentale per creare un mondo migliore. Immaginate di incontrarvi con i vostri vicini per discutere di cosa fare tutti insieme di quel piccolo spazio verde vicino casa oppure attraverso le giuste consulenze comprendere quali incentivi sono più adatti a realizzare progetti tali da rendere sempre più indipendenti dalle fonti fossili abitazioni e i palazzi.

Se dal punto di vista storico, nel mondo dell’ingegneria elettrica, si aveva di fronte un tipo di sistema fortemente centralizzato, in cui l’energia era prodotta in grandi centri fuori città per poi essere distribuita passando di mano in mano tra le aziende che si occupano di trasmissione e distribuzione, le energie rinnovabili offrono al cittadino la possibilità di bypassare tale filiera attraverso la creazione di piccole comunità energetiche. E’ il concetto di smart grid, reti intelligenti. Poi ormai ci conoscete: a noi gli sprechi piacciono poco. Se fosse per noi nu se yettas nient! Questo sistema ci piace perché sostanzialmente viaggiando per pochi metri e non per chilometri la corrente non si sperpera nel viaggio. E sì, esistono vari fenomeni per cui l’energia prodotta in una centrale non arriva completamente agli utenti; una parte si perde nel viaggio, un po’ come un qualsiasi oggetto in moto che perde il proprio slancio a causa dell’attrito.

Siamo convinti che la transizione energetica non può più aspettare! Fonti fossili basate sulla combustione che provocano emissioni nocive nell’atmosfera, non sono più accettabili, oltre al classico problema dei gas serra che si nutrono beffardi sulle nostre teste. Anche i recenti sviluppi degli eventi geopolitici hanno mostrato l’importanza di garantire l’indipendenza energetica del nostro paese dalle fonti fossili.

Quindi a cosa aspettiamo? Il futuro dipende (anche) dalle scelte di noi cittadini! 🙂

Francesca Moleti, Dario Catania (Presidente), Giulia Sodano ed io, Gennaro Improta in rappresentanza di N’Sea Yet all’EnergyMed