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A Napoli, il primo murales antismog del sud Italia

Con i suoi colori accesi, occupa 370 mq della parete esterna dell’Istituto Comprensivo Statale Cariteo – Italico di Fuorigrotta, nell’area ovest di Napoli. “Storica” scuola media del quartiere e della vicina Bagnoli, la Silio Italico diventa promotrice della campagna di comunicazione #UnlockTheChange, facendo largo non solo alla speranza per un cambiamento possibile grazie a comportamenti meno impattanti sull’ambiente ma anche al connubio vincente tra arte e sostenibilità.

Foto di Yourban2030
Infatti, oltre alla scelta delle immagini simboliche legate al tema ambientale, a rendere il primo murales antismog del sud Italia icona green dello street-art, che porta la firma del fiorentino Zed01, è la sua capacità di trattenere particelle inquinanti grazie all’utilizzo di vernici speciali brevettate. L’intero murales, infatti, arriva ad assorbire lo smog di ben 79 veicoli!

E la scelta di collocarlo proprio sulla parete esterna della palestra della scuola prospiciente una delle arterie più trafficate del quartiere Fuorigrotta, via Giulio Cesare, quella che porta dritta alla galleria Laziale in direzione Mergellina, non è appunto casuale! Sarà un vero filtro anti-smog!

Tutela ambientale e sostenibilità parte integrante dell’offerta formativa
La sensibilità sul tema della sostenibilità delle B Corp italiane e della Yourban2030, che insieme hanno collaborato alla realizzazione dell’opera urbana, ben si sposa con quella dell’Arch. Diego Rije, dirigente scolastico dell’ICS Cariteo – Italico, da sempre sostenitore di progetti e iniziative volte a sensibilizzare la scuola sui temi ambientali.
Infatti l’Arch. Rije ci spiega come il rispetto per la natura e la conoscenza del territorio dal punto di vista storico, culturale e naturalistico sono parti integranti della didattica. E gli alunni e alunne della scuola secondaria lo sanno bene in quanto già da tempo conducono ricerche e analisi, alcune svolte proprio a Città della Scienza, a Bagnoli, o in altri siti del quartiere oggetto di loro progetti.
L’eco-murales, quindi, non è che l’ennesimo segnale di una scuola già molto attiva sul fronte ambientale. E il sentito contributo fornito da studenti e studentesse, docenti e collaboratori scolastici, in molte delle fasi di realizzazione del murales, ne è la prova.
Foto di ICS Cartieo-Italico

Dopo una lunga fase di progettazione, quella operativa di fatto è durato poco più di 2 settimane. “Ci siamo interfacciati a più riprese con la Yourban2030 – spiega il dirigente scolastico Arch. Rije – affinchè la scelta iconografica del murales richiamasse in qualche modo le caratteristiche architettoniche della realtà di Fuorigrotta, come le ceramiche della fontana dell’Esedra della Mostra d’Oltremare. L’ideale era quello di rivedere nel murales una prosecuzione dell’iconografia del quartiere. In un secondo momento l’artista ha incontrato i nostri allievi concordando anche con le docenti di arte la realizzazione di grosse lampadine in cartone sulle quali poi i ragazzi hanno disegnato dei simboli a rappresentanza di idee positive“. Il dirigente scolastico ha voluto fortemente il coinvolgimento degli studenti della scuola in questo progetto affinchè il murales fosse “uno schermo filtrante che rappresentasse l’offerta curricolare del nostro istituto dove il tema della sostenibilità è centrale nel piano triennale dell’offerta formativa 2022-2025“.

Il soggetto del murales: fiaba e realtà nello street-art
Accesi colori ritraggono una bambina che, spezzando la catena del presente, spalanca le porte del futuro e apre gli orizzonti a nuove idee di sostenibilità ed economia positiva.

Sembra un enorme disegno estratto dal libro delle fiabe dove fate e castelli lasciano spazio a giganti lampadine colorate che numerose irrompono in un mondo cupo e grigio. Si intuisce sin da subito un messaggio di speranza: solo grazie alla diffusione di iniziative, idee, azioni concrete e progetti sostenibili sarà possibile salvaguardare il pianeta dalle minacce di cui l’uomo stesso ne è la causa!

Foto di ICS Cariteo-Italico
Partire dalla sensibilizzazione dei più giovani ad assumere comportamenti sostenibili e meno impattanti sull’ambiente, rende più plausibile il successo di ogni azione in tale direzione. E’ così che la bimba dalle gote pronunciate e sorridenti raffigurata dal murales diventa l’eroina simbolo delle nuove generazioni, alle quali andrebbero affidati strumenti idonei per l’attuazione del cambiamento possibile!

Dal murales si intravedono chiari riferimenti all’inquinamento rappresentato da fumi di ciminiere in attività, con la probabile allusione all’ex Italsider di Bagnoli, poco distante dalla scuola. Ma appaiono sullo sfondo, come un luogo remoto, un momento passato, lasciando spazio a colori nuovi, vitali e portavoci di valori positvi: dalla pace alla riflessione, dall’economia circolare alla tutela della biodiversità.

Replicare l’iniziativa su altri edifici dismessi
Il fatto che la scuola, come istituzione del territorio, da sola sia stata in grado di coordinare la progettualità e la realizzazione di un’iniziativa così significativa e importante, assieme alle aziende che hanno reso possibile tutto questo, fa dell’ICS Cariteo – Italico un vero antesignano. L’auspicio dell’Arch.Rije infatti è di “collaborare con altri enti o  scuole recuperando edifici della città e della periferia, in modo che, come fatto per il nostro eco-murales, il tema della tutela ambientale possa affermarsi anche in aree più degradate“. Utilizzare le pareti spoglie o imbrattate di plessi o palazzi dismessi, e colorarle con immagini simboliche e intrise di valori sul rispetto e tutela per l’ambiente circostante, è come riempire le pagine bianche di un libro che, parola dopo parola, compongono una bella storia a lieto fine.