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Perché prendersi cura dell’ambiente?

Prendersi cura dell’ambiente significa prendersi cura di noi stessi, della nostra anima, della comunità. Ma anche prodigarsi in un gesto fortemente rivoluzionario, andare oltre l’egoismo insito nella biologia stessa opponendosi, attraverso l’educazione, a quello che la natura stessa ci suggerisce. E quando parlo di egoismo non mi riferisco solo ai sapiens poiché anche altri esseri viventi tendono all’egoismo. Ecco perché sento che il grado di istruzione e civiltà a cui siamo giunti, e che ci contraddistingue dagli animali per esempio, dovrebbe portarci a fare un nuovo step evolutivo, un Homo sapiens mitis! Cosa c’entra l’egoismo e l’ignoranza con la grave crisi climatica verso la quale andiamo incontro se non cambiamo direzione? Credo siano elementi fortemente connessi.

L’emozione che provo mentre scrivo queste righe è una bruciante rabbia, quella sana, non come l’ira di Achille che desidera vedere i suoi colleghi di avventura andare verso la rovina… no! Provo una rabbia costruttiva, la carica interiore di chi vorrebbe cambiare le cose.

Al giorno d’oggi abbiamo causato più di una crisi (basti pensare alla pandemia e non per ultimo la guerra in corso!). Ora non possiamo permetterci il lusso di pensare che quello dell’ambiente sia un problema di altri. È un problema nostro, di tutti! Ogni evidenza scientifica porta un oracolo di sciagura, ci sono migliaia di Cassandre nel mondo, esperti a cui molti non danno l’attenzione che meritano e che invece si occupano del problema climatico in modo serio. Proprio loro ci dicono che se superiamo questi maledetti 2 gradi rispetto al livello pre-industriale, si attiverà un effetto a catena che ci porterà alla sesta estinzione di massa sul pianeta. Certo il clima è sempre cambiato, ma negare le responsabilità umane oggi, dopo che nel corso di due secoli abbiamo portato la temperatura ad alzarsi di quasi 1,5 gradi, significa essere vittime di una dissonanza cognitiva. Non credete?

Oltretutto oggi, con alternative più sostenibili grazie alle energie rinnovabili, il cambiamento è attuabile. Ne ho parlato anche qui, soffermandomi sui pannelli solari.

Così come chi sottovaluta il problema dell’inquinamento del mare. Dal mare ha avuto origine la vita su questo pianeta e noi lo stiamo soffocando sotto una pellicola di plastica, per la pigrizia di non voler cambiare le malsane abitudini usa e getta. La plastica in sé non è un male, il problema è usare un materiale che per smaltirlo occorrono millenni per essere usato solo poche ore. Un vero paradosso!

Non ho paura di usare la parola estinzione, una parola brutta, ma un rischio concreto se continuiamo nella direzione attuale! Mi mette tanta tristezza il pensiero che i grandi successi della nostra specie si perdano per sempre tra le stelle. Siamo l’unica specie conosciuta capace di decifrare i segreti dell’universo e di rapire gli animi dei propri simili con i racconti e l’arte. Unici per quanto ne sappiamo a tramandare le memorie alle generazioni successive. Personalmente sentirei una grande tristezza se i segreti dell’atomo si perdessero nelle stelle dopo la nostra scomparsa, se nessuno ricordasse il pensiero di Socrate, delle conquiste di Alessandro, che nessuno canti mai più di Ulisse, e del valore dei molti grandi uomini del passato che andrebbe così dimenticato. Mi strugge il pensiero che gli immortali possano morire, con noi, a causa nostra. Noi siamo i custodi di coloro che ci hanno preceduto, siamo i responsabili per coloro che ci succederanno. Vivere la propria vita pensando solo al proprio egoistico tornaconto porterà a non lasciare nulla a chi ci succederà, saremo esistiti ma nessuna traccia resterebbe nell’universo di tutto questo. Invece attraverso la gentilezza e l’altruismo possiamo lasciare a chi verrà dopo di noi qualcosa  che verrà tramandato nei secoli. Non pensate solo ai grandi uomini ma anche ai semplici modi di dire e le piccole abitudini che ci hanno tramandato i nostri padri e i nostri nonni i quali a loro volta li hanno presi da padri e nonni fino all’alba dei tempi. Siamo legati molto più strettamente a qualcuno più di quanto pensiamo. Forse nel 1600 c’era qualcuno che sorrideva come voi, che gesticolava come voi, che aveva i vostri occhi e magari amava le stesse stelle che amate voi oggi. Pensate a tutto questo e chiedetevi: non vale forse la pena di fare uno sforzo, cambiando anche di poco le proprie abitudini rendendole meno impattante sull’ambiente, se il premio è l’immortalità attraverso canzoni, racconti e piccoli gesti? Io penso proprio di sì!

 

Gennaro Improta

Laureando in ingegneria elettrica, con i miei studi sogno di dare il mio contributo alla transizione energetica. Sono socio di N’Sea Yet dal 2021, dopo aver preso parte a tante iniziative a favore dell’ambiente che mi hanno fatto riscoprire quella parte della mia identità del Don Chisciotte che vuole cambiare il mondo combattendo contro ogni sorta di ingiustizia, sperando di essere più scaltro e fortunato del gentiluomo della Mancia ovviamente!! Credo fermamente che la conoscenza e l’istruzione sia una fiamma da custodire per migliorare il nostro mondo, ragion per cui mi prodigo in attività di divulgazione cercando di trasmettere attraverso il sorriso e un pizzico di ironia, nozioni, pensieri e spunti di riflessione.