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Coltivazione di melograni a Posillipo simbolo di legalità

Quando si pensa al quartiere di Posillipo, a Napoli, la prima cosa che viene in mente è il bellissimo panorama della città che si può ammirare dalle suggestive terrazze e affacci, e anche alle tante e bellissime ville private.

Eppure, proprio lì, in via Petrarca, c’è un posto meraviglioso, una di quelle perle di Posillipo vivibile e accessibile a tutti.

Sto parlando del bene confiscato alla camorra “Paolo Borsellino”, dove è stata inaugurata una coltivazione di melograni, simbolo di legalità.

Il bene è gestito dall’associazione di promozione sociale “A.R.Ca. – Agende Rosse Campania” presieduta da Nunzio Sisto.  L’associazione nasce dall’esperienza di militanza di aderenti al Movimento Agende Rosse e da anni sono impegnati nella riqualifica del sito, portando avanti numerose attività di volontariato con il fine di aiutare chi, nella nostra società, è meno fortunato.

È proprio in questa splendida cornice, sabato scorso, è stata inaugurata un’area dedicata alla coltivazione di melograni alla presenza del Vescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, del Vice-Sindaco di Napoli, Mia Filippone, del Procuratore aggiunto di Roma, Giovanni Conzo, dell’On. Piera Aiello, Testimone di Giustizia, del Parroco del Gesù Nuovo, p. Ugo Bianchi, del Prof. Renato Briganti di Mani Tese e di esponenti di Libera.

Ad ogni albero è stata apposta una targhetta con il nome di Testimoni di Giustizia e di vittime delle mafie in onore e in memoria di queste persone.  Un albero è stato dedicato anche a padre Vincenzo Sibilio SJ, già Assistente nazionale della Comunità di Vita Cristiana (CVX) Italiana, nonché Superiore e Parroco del Gesù Nuovo e promotore del “Centro Culturale Gesù Nuovo”, rappresentato da molti Membri presenti alla cerimonia.

Segno tangibile di legalità, la coltivazione dei melograni rientra in un progetto di agricoltura sociale che si intitola “MeloSgrano”. L’obiettivo è di realizzare succhi di melograno e confetture per avviare un’economia sociale del territorio in modo da inserire nel mondo lavorativo i soggetti fragili tra cui anche ex detenuti. Questo è il sogno di giustizia, solidarietà e bellezza che sprona tutti i volontari di A.R.C.a a investire energie e tempo in questo progetto innovativo e ambizioso. Per la realizzazione del sogno che diventa sempre più reale partecipano anche tre dipartimenti universitari, il CNR, cooperative sociali ed associazioni del territorio.

Felici anche noi di N’Sea Yet di aver contribuito alla realizzazione dell’area cani, di aver ripulito gran parte dell’agro e continueremo a sostenere questo bellissimo progetto di comunità cooperante nel nome della legalità e della sostenibilità, valori fondanti di una società migliore.